Ecco le altre foto della serra delle piante grasse dell'Orto Botanico dell'Università di Praga. Le altre le trovate in questo post. In quest'altro post la serra tropicale.
Ricerca personalizzata
Sempervivum
Le Sempervivum sono piante grasse alpine, con foglie carnose disposte a rosetta, a volte ricoperte di peluria. Le rosette principali sono circondate da altre più piccole.
Le rosette adulte producono infiorescenze dallo stelo molto lungo. Dopo la fioritura la rosetta muore, ma si sarà già moltiplicata tramite numerosi polloni.
I Sempervivum crescono tra sassi, rocce e nelle fessure dei muri, sono molto resistenti al freddo e alla siccità, quindi sono perfetti per i giardini rocciosi all’aperto.
Le rosette adulte producono infiorescenze dallo stelo molto lungo. Dopo la fioritura la rosetta muore, ma si sarà già moltiplicata tramite numerosi polloni.
I Sempervivum crescono tra sassi, rocce e nelle fessure dei muri, sono molto resistenti al freddo e alla siccità, quindi sono perfetti per i giardini rocciosi all’aperto.
Sempervivum Arachnoideum
Ha rosette globose formate da piccole foglie a forma di cuneo, leggermente appuntite e con i bordi rossi. Le rosette sono ricoperte di peli in modo da ricordare una ragnatela.
Sedum
Genere di piante grasse originarie dell’emisfero nord del continente americano, resistenti al freddo e all’umidità. Ma ci sono anche alcune specie messicane che sono più difficili da coltivare nei nostri climi temperati.
Sono erbe o arbusti di varie forme, di solito dal fusto strisciante o ricadente, con foglie carnose spesso colorate.
Producono piccoli fiori a forma di stella che spuntano durante tutto l’arco dell’anno.
La maggior parte dei Sedum ama un’esposizione soleggiata ma si sviluppa bene anche all’ombra, ma comunque in posizione luminosa. Alcune specie sono rustiche, come il Sedum spectabile e crescono bene all’aperto nel nostro clima mediterraneo.
Necessitano di un terreno ben franto, e di concimazioni molto diluite da effettuare due o tre volte in primavera-estate.
I fusti e le foglie del Sedum sono molto delicate e si rompono facilmente, quindi bisogna fare molta attenzione, soprattutto durante i rinvasi che vanno limitati al minimo indispensabile.
Sono erbe o arbusti di varie forme, di solito dal fusto strisciante o ricadente, con foglie carnose spesso colorate.
Producono piccoli fiori a forma di stella che spuntano durante tutto l’arco dell’anno.
La maggior parte dei Sedum ama un’esposizione soleggiata ma si sviluppa bene anche all’ombra, ma comunque in posizione luminosa. Alcune specie sono rustiche, come il Sedum spectabile e crescono bene all’aperto nel nostro clima mediterraneo.
Necessitano di un terreno ben franto, e di concimazioni molto diluite da effettuare due o tre volte in primavera-estate.
I fusti e le foglie del Sedum sono molto delicate e si rompono facilmente, quindi bisogna fare molta attenzione, soprattutto durante i rinvasi che vanno limitati al minimo indispensabile.
video: come favorire la fioritura dei cactus
Ecco un video di Youtube molto interessante ed utile, realizzato da Giardinaggio.it, che mostra e spiega come favorire la fioritura dei cactus, in particolare di quelli tenuti in casa.
Orto Botanico di Praga, Serra delle Piante Grasse
In occasione della mia vacanza a Praga ho visitato l'Orto Botanico dell'Università Karlova v Prahe.
Oltre ad un bellissimo parco ci sono alcune serre davvero interessanti, tra cui una dedicata ai pappagalli, una alle piante grasse ed una alle piante tropicali.
Ecco le prime foto della serra delle piante grasse, le altre sono in questo post. Qui quelle delle piante tropicali.
quando marciscono fusti e radici
Il marciume dei fusti e delle radici è il problema più frequente nelle piante grasse e può essere provocato da funghi o batteri. Colpisce più comunemente cactacee e mesembriantemi, e in caso di terriccio grasso e umidità diventa particolarmente aggressivo, e può essere fatale per le piante.
In questo caso è importante osservare bene le piante: non appena si notano macchie scure mollicce, magari vicino a qualche piccolo trauma, è necessario intervenire subito asportando le chiazze prima che si espandano.
Bisogna togliere il tessuto malato finchè non si arriva a mettere a nudo quello sano, sperando che l’infezione non si sia sviluppata anche alle radici. In questo caso la pianta è quasi sicuramente spacciata.
È importante disinfettare il coltello con alcool ogni volta che si esegue il taglio, per evitare che diffonda l’infezione.
Di solito nei cactus il marciume avviene alla base del fusto, ed è causato da un terriccio eccessivamente bagnato e troppo compatto, quindi è bene fare attenzione al drenaggio e al rinvaso.
Attenzione a non confondere il marciume con certe macchie brune che a volte compaiono alla base dei fusti: quelle sono spesso provocate da scottature solari, poca ventilazione o semplicemente dalla vecchiaia.
Per riconoscerle è sufficiente controllare che non si espandano. Queste macchie possono essere lasciate perché sono innocue, anche se rendono meno belle le piante.
In questo caso è importante osservare bene le piante: non appena si notano macchie scure mollicce, magari vicino a qualche piccolo trauma, è necessario intervenire subito asportando le chiazze prima che si espandano.
Bisogna togliere il tessuto malato finchè non si arriva a mettere a nudo quello sano, sperando che l’infezione non si sia sviluppata anche alle radici. In questo caso la pianta è quasi sicuramente spacciata.
È importante disinfettare il coltello con alcool ogni volta che si esegue il taglio, per evitare che diffonda l’infezione.
Di solito nei cactus il marciume avviene alla base del fusto, ed è causato da un terriccio eccessivamente bagnato e troppo compatto, quindi è bene fare attenzione al drenaggio e al rinvaso.
Attenzione a non confondere il marciume con certe macchie brune che a volte compaiono alla base dei fusti: quelle sono spesso provocate da scottature solari, poca ventilazione o semplicemente dalla vecchiaia.
Per riconoscerle è sufficiente controllare che non si espandano. Queste macchie possono essere lasciate perché sono innocue, anche se rendono meno belle le piante.
Lithops, i sassi vivi
Le piante appaertenenti al genere Lithops (dette anche “sassi vivi”) sono originarie dei deserti Sudafricani.
Sono succulente nane quasi prive di fusto, questo infatti è brevissimo e rimane al di sotto della superficie del terreno. Sono formate da due foglie accoppite saldate all’apice, e divise da una fenditura dalla quale spuntano i fiori. Ogni coppia di foglie costituisce una pianta di forma cilindrica o conica con la punta verso il basso e la superficie superiore piana.
Nel periodo vegetativo le nuove foglie spuntano dalla fenditura, e le vecchie si avvincono e cadono. Le varie specie di Lithops si differenziano per i colori, che sono svariati: verdi, bianchi, violaceo-rosa; possono essere punteggiati, striati o a macchioline.
Spesso i Lithops sono fenestrati, ovvero hanno delle piccole zone trasparenti prive di clorofilla, che permettono alla luce solare di raggiungere anche le parti della foglia più interne.
I fiori spuntano in autunno, e sono bianchi o gialli, a forma di margherita, più grandi del corpo della pianta, e si schiudono solo nel pomeriggio.
I Lithops sono abbastanza facili da coltivare hanno bisogno di molte ore di sole, e in inverno possono sopportare anche temperature intorno ai 0°.
Queste piante devono essere tenute asciutte durante l’estate, che è il loro periodo di riposo, mentre vanno annaffiate in autunno, durante la fioritura. Temono l’eccesso di umidità.
La propagazione avviene per seme, molto più difficilmente per talea.
Sono succulente nane quasi prive di fusto, questo infatti è brevissimo e rimane al di sotto della superficie del terreno. Sono formate da due foglie accoppite saldate all’apice, e divise da una fenditura dalla quale spuntano i fiori. Ogni coppia di foglie costituisce una pianta di forma cilindrica o conica con la punta verso il basso e la superficie superiore piana.
Nel periodo vegetativo le nuove foglie spuntano dalla fenditura, e le vecchie si avvincono e cadono. Le varie specie di Lithops si differenziano per i colori, che sono svariati: verdi, bianchi, violaceo-rosa; possono essere punteggiati, striati o a macchioline.
Spesso i Lithops sono fenestrati, ovvero hanno delle piccole zone trasparenti prive di clorofilla, che permettono alla luce solare di raggiungere anche le parti della foglia più interne.
I Lithops sono abbastanza facili da coltivare hanno bisogno di molte ore di sole, e in inverno possono sopportare anche temperature intorno ai 0°.
Queste piante devono essere tenute asciutte durante l’estate, che è il loro periodo di riposo, mentre vanno annaffiate in autunno, durante la fioritura. Temono l’eccesso di umidità.
La propagazione avviene per seme, molto più difficilmente per talea.
Iscriviti a:
Post (Atom)